..si ma quale Linux?!? – Guida sintetica e completa alle principali distribuzioni Linux, con i consigli per sceglierle

di | 25/10/2007

Uno dei problemi principali degli utenti che si avvicinano per la prima volta al mondo OpenSource, e in particolare al mondo Gnu/Linux, è quello di scegliere quale distribuzione adottare, quale sia quella che sia datti di più alle proprie esigenze..

Se ne contano circa un centinaio, ognuna con le proprie peculiarità e caratteristiche..

Per prima cosa cerchiamo di definire cos’è una Distro:

“Una distribuzione Linux, detta anche distro, è una distribuzione software che include un kernel Linux e un insieme variabile di altri strumenti e applicazioni software, siano esse freeware, open source o commerciali. Queste distribuzioni includono anche strumenti software che guidano l’utente nel processo di installazione del sistema.” Wikipedia.it

Fare una panoramica su tutte le distro disponibili sarebbe quantomeno impossibile, cerchiamo però di vedere le caratteristiche e la storia delle principali, sperando di riuscire a trovre quella che fa per voi ;)

Il nome deriva da una antica parola Zulu diffusa in varie parti dell’Africa e che corrisponde indicativamente al concetto di “umanità verso gli altri“.
Si tratta della Distribuzione attualmente più adottata sui pc “desktop“, vale a dire per l’utilizzo comune, il suo successo è dovuto principalmente alla sua semplicità d’uso e d’installazione.
Il fondatore di questo progetto è stato un certo Mark Shurtleworth, multimiliardario Sudafricano, proprietario della Canonical Ltd
Egli ha sempre creduto nell’OpenSource, ed ha basato la propria politica sulla semplicità d’uso della sua distribuzione, per renderla quanto più possibile “User-Friendly”, il grande impegno profuso nello sviluppo e nella semplificazione del sistema hanno reso Ubuntu la distro attualmente più utilizzata.

Grazie a questo fattore è disponibile in rete un supporto professionale offerto soprattutto dai wiki di documentazione.

All’interno dello stesso progetto Ubuntu sono fornite versioni differenti:
Edubuntu: Dedicato all’educazione scolastica, che comprende una serie di software utili per la didattica.
Kubuntu: Basato su KDE, il K Desktop Environment. Il suo ciclo di vita prevede l’uscita di una nuova edizione ogni 6 mesi.
Xubuntu: ideale per macchine vecchie o poco potenti, reti thin-client, o per chi vuole ottenere maggiori prestazioni dal proprio computer.

Vediamo ora di andare più nel tecnico:

Dalla versione 7.04 è stato inserito un nuovo applicativo che consente di spostare facilmente i propri dati e le proprie preferenze dall’eventuale concomitante installazione di Windows, e un software che semplifica l’installazione dei codec multimediali necessari per la visualizzazione di alcuni file.
Grazie all’inserimento dell’ambiente grafico Compiz e di Beryl si possono ottenere, disponendo di un adeguata scheda video, effetti grafici che non hanno nulla da invidiare a Vista e MacOsX.
All’interno della distribuzione sono forniti anche dei driver proprietari, come quelli per le schede video Nvidia e ATI.

Ubuntu utilizza APT (Advanced Packaging Tool), noto gestore di pacchetti per Debian. Probabilmente il grande successo di Ubuntu è da affidare proprio a questo tipo di gestione di pacchetti che consente a questo sistema operativo di essere installabile in una completa versione tramite un solo CD, per poi aggiornarsi via APT con i più nuovi pacchetti disponibili.
Quasi la completa totalità dei pacchetti disponibili per GNU/Linux sono disponibili nei repositories di Ubuntu e scaricabili tramite APT, e questo consente una rapida installazione dei programmi, una sicura ed efficiente rimozione ed un’ottima gestione degli aggiornamenti.
È possibile utilizzare APT anche da riga di comando tramite un terminale. I comandi più importanti per “apt-get” (ai quali va comunque anteposto il comando sudo per acquisire i permessi di root nel caso si fosse utenti limitati) sono:

apt-get install <nome-pacchetto>        # installa il pacchetto <nome-pacchetto> da internet risolvendo le
                                          necessarie dipendenze
apt-get remove <nome-pacchetto>         # rimuove il pacchetto <nome-pacchetto> dal sistema
apt-get remove --purge <nome-pacchetto> # rimuove il pacchetto <nome-pacchetto> dal sistema e i relativi file di
                                          configurazione
apt-get update                          # scarica le ultime liste di pacchetti disponibili dai
                                          repositories
apt-get upgrade                         # aggiorna tutti i pacchetti del sistema alla versione più
                                          recente disponibile
apt-get dist-upgrade                    # aggiorna la versione di Ubuntu
apt-cache search <nome pacchetto>       # cerca un pacchetto dal nome simile a quello passato da
                                          linea di comando
dpkg -i <nome-pacchetto>.deb            # installa un pacchetto deb precedentemente scaricato

Nello svolgere le sue operazioni, APT usa un file che contiene la lista dei repository dai quali può attingere i pacchetti. Questo file è /etc/apt/sources.list, liberamente modificabile per aumentare le fonti.

Grazie al gestore di pacchetti Synaptic è possibile effettuare tutte le operazioni sopra citate supportati da una comoda e intuitiva veste grafica, simile all’ “Installazione Applicazioni” di Windows.

Attualmente l’ultima release di Ubuntu è la 7.10 – Gutsy Gibbon

Ecco alcuni screenshot di Ubuntu: 1 2 3

OpenSuse nasce nel “lontano” 1996, con il nome di SuSe Linux, da una piccola azienda tedesca.
Punto di forza di questa distro era il sistema di amministrazione basato sul software Yast, che costituiva uno dei primi tentativi per rendere facilmente installabile e amministrabile l’intero sistema.
Grazie alla sua rapida diffusione, SuSe fu acquistata dalla Novell, che muoveva i suoi primi passi nell’opensource, nasce così nel 2005 openSuse.
openSuse supporta un tool per ridimensionare le partizioni NTFS durante l’installazione che consente la co-esistenza con Windows 2000 o XP. Inoltre riesce ad identificare ed installare i drivers per molti modem windows e sistemi laptop.
Molti ambienti desktop come KDE e GNOME sono supportati, sono compresi inoltre software multimediale come K3b (per masterizzare CD e DVD), amaroK e XMMS (player audio), e Kaffeine (player video). Contiene inoltre OpenOffice.org ed altri programmi per la lettura e scrittura di documenti. Il totale dei pacchetti supera il migliaio.

Attualmente è la seconda tra le distribuzioni di Linux più diffuse in ambito desktop e server, infatti la sua versione server, Suse linux enterprise server, è di eccezionale stabilità e semplicità di configurazione.

L’ultima release della distro è OpenSuse 10.3, uscita il 4 ottobre 2007

Ecco alcuni screen: 1 2 3

Debian nacque nell’ormai lontanto 1993, ed è attualmente una delle distribuzioni piu’ usate ed apprezzate a livello mondiale.
E’ stata inoltre utilizzata come punto di partenza stabile per oltre 120 altre distribuzioni, tra le quali la stessa Ubuntu.
E’ considerata la distribuzione piu’ “eticamente pura” tra quelle in circolazione in quanto ammette sia in fase di installazione che in seguito, solo software libero.

Curiosa l’origine dei nomi delle release, modellati secondo i protagonisti del film di animazione “Toy Story” ( rex, buzz woody, etch, ham, slink, potato)
La sua diffusione è grande soprattutto in ambito server, grazie alla sua grande stabilità, al suo supporto per undici diverse famiglie di processori, alla semplicità di amministrazione ed al potente e flessibile gestore di pacchetti “Apt”.
Oggi Debian sta conoscendo un grande sviluppo anche per i sistemi desktop, con l’uscita della versione 4.0 “Debian Etch“, dopo quasi 2 anni di sviluppi.

Per chi si avvicina per la prima volta a Linux, però, è ancora piuttosto difficoltosa la fase di installazione, per la quale sarebbe consigliata la supervisione di un utente più esperto.
Tutti i problemi però restano limitati all’installazione, in quanto l’utilizzo del sistema è semplice e facile come ormai GNU/Linux è in grado di essere.

Una guida all’installazione molto ben documentata può essere trovata qui, il sito della comunità italiana a questo indirizzo.
Ecco una serie di Screenshot: 1 2 3


Fedora
nasce dalle ceneri di “Red Hat Linux”, da cui eredita la maggior parte del codice.
E’ una delle distribuzioni più utilizzate , grazie alla semplicità di installazione, gestione e configurazione, è indicata per qualsiasi utilizzo poiché contiene tutti gli strumenti per lavorare in ambiente server senza tralasciare una serie di tool grafici per la configurazione, utili per gli utenti alla ricerca di un desktop user-friendly. Basata sulla ricerca del massimo grado di aggiornamento è rilasciata su base fissa semestrale con le versioni più recenti di ogni pacchetto, compreso il kernel.

La gestione dei pacchetti software è compito dell’utility yum; sono disponibili anche interfacce grafiche per yum come “pirut”, “pup” (solamente per gli aggiornamenti) e “yumex”.

L’attuale versione è la Fedora 7, nome in codice Moonshine, rilasciata il 31 Maggio 2007, che cambia nome da “Fedora Core” a “Fedora” e che viene distribuita nelle versioni Fedora Desktop (dedicata al desktop), Fedora Server (destinata al server, al pari di Ubuntu Server) e Fedora KDE (la “versione KDE” di Fedora, che include solo software KDE). Include un nuovo gestore di pacchetti, un nuovo tema grafico predefinito (Flying High), una unione dei repository Core ed Extra, un nuovo sistema di installazione semplificata codec e altro ancora.

Screenshot di Fedora: 1 2 3

Mandriva nacque nel 1998 come copia di RedHat Linux, con l’unica differenza di integrare il desktop KDE al suo interno, inizialmente il suo nome era “Mandrake Linux”, modificato in seguito a problemi con i detentori del copyright sul nome “Mandrake”.

Fu la prima distribuzione ad adottare un installer grafico, che includesse un gestore del partizionamento dei dischi, pensata da subito per essere orientata al desktop e alla semplicità d’uso.

Mandriva si è da sempre distinta per la scelta di includere l’ultimissima release dei diversi software, anche a costo di mettere a rischio la stabilità del sistema.
Ultimamente la distro sta perdendo parte della propria utenza a causa della concorrenza delle nuove distribuzioni “User-Friendly”

L’ultima versione rilasciata è la 2007.1, che si distingue dalle altre per la particolare attenzione dedicata al fattore grafico, con l’inserimento del supporto per l’accellerazione grafica OpenGl e del software di gestione tridimensionale del desktop “Metisse

Da Mandriva sono nati diversi progetti, tra i quali si è distinto PClinuxOS, un sistema operativo che basa sulla semplicità d’uso tutta la sua politica, e, nonostante riceva molte critiche per il suo carattere poco “OpenSource” è molto indicata per gli utenti alle prime armi.

Ecco alcuni screenshot di mandriva: 1 2 3

Knoppix nacque quasi per gioco, dalle mani del tedesco Klaus Knopper, e fu una delle prime distro ad adottare i LiveCD, ovvero quei cd che permettono l’esecuzione del sistema operativo senza l’installazione, in poche parole un sistema operativo completo interamente contenuto in un CD.
Molti liveCD oggi disponibili sono in realtà semplici derivati di Knoppix.
Un filesystem compresso cloop consente la memorizzazione di quasi 2 gigabyte di software libero in cd-rom da 700 megabyte, includendo dunque numerose applicazioni per l’ufficio, per la rete e per gli utilizzi più disparati. La compressione piuttosto che rallentare l’avvio delle applicazioni sembra velocizzarlo, superando il collo di bottiglia della lettura da cd-rom, riducendo infatti la quantità di dati da leggerne.

Nelle versioni più recenti è stata introdotta la possibilità di installare ulteriori pacchetti software direttamente da internet sempre in modalità live grazie all’integrazione di un nuovo tipo di filesystem, denominato UnionFS, che effettua appunto l’unione delle differenze tra il filesystem del cd-rom, compresso e di sola lettura, con il filesystem caricato nella memoria RAM e utilizzabile in lettura e scrittura.

Vediamo come appare il desktop di Knoppix: 1 2 3

Gentoo Linux nasce nel 2000 grazie a daniel robbins, ed è da molti considerata la distribuzione ideale per gli utenti più esperti, soprattutto per la sua fama di “difficile da installare”.
Il sistema di installazione è infatti basato sul gestore di pacchetti “Portage“, che si caratterizza per la scelta di compilare ogni singolo pacchetto direttamente sul computer dell’utente, ottimizzando cosi al massimo le prestazioni, ne risulta un sistema performante al massimo sotto tutti i punti di vista.
Con il passare del tempo l’installazione si è andata man mano semplificando, per cercare di portarla anche sui desktop degli utenti meno esperti, è possibile infatti effettuare l’installazione partendo da pacchetti precompilati, e compilare gli altri al momento dell’aggiornamento, consentendo così all’utente di cominciare ad utilizzare il sistema.

Esiste una community italiana molto attiva, i GeCHI, alla quale fare riferimento per qualsiasi problema riguardante la distribuzione.

Ecco alcuni screenshot di Gentoo: 1 2 3

Conclusioni:

Spero di essere stato quanto più esauriente possibile, e di avervi aiutato nella scelta della distro che più fa per voi, anche io ho avuto parecchie indecisioni nella scelta, ed il modo migliore per decidere è stato provarle tutte.
Scaricate le immagini dei cd , e provatele su software di emulazione come VirtualBox, testate le funzionalità principali, e scegliete la distribuzione che vi ispira di più
Cominciate poi a smanettarci un pò su, se vedete che non fa per voi, passate oltre e provatene un altra…
Ce ne sono circa 200..divertitevi

Fonte