Copyright, la procura di Roma vuole fermare il file sharing mondiale?

di | 17/04/2013

Un cartone animato francese uscito nelle sale italiane a novembre del 2012, rischia di divenire una delle più grandi pietre di scandalo della storia recente di internet. Almeno in Italia. Il cartone animato in questione si chiama Un mostro a Parigi (Un monstre à Paris) ed è un film d’animazione del 12 ottobre 2011, uscito in Italia il 22 novembre 2012.
Un cartoon come tanti altri, forse più bello degli altri. Fatto sta che il 27 febbraio (più di due mesi dunque dall’uscita nelle sale) di quest’anno la società italiana di distribuzione italiana del film ha deciso di denunciare alla Procura della Repubblica di Roma le violazioni del copyright che aveva riscontrato sulla rete.
Da questa denuncia è scaturita una “velocissima” indagine (un mese) della polizia postale capitolina sfociata nella richiesta (accettata dal Gip di Roma) del Pubblico Ministero di oscuramento dei domini nella loro interezza e sequestro dei DNS dei nomi più importanti del panorama di scambio di file del calibro di Nowvideo, Nowdownload, Videopremium, Rapidgator, Bitshare, Cyberlocker, Clipshouse, Uploaded, giganti che radunano milioni di utenti in tutto il mondo, solo per citarne alcuni.
Si tratta, per entità e per estensione della più grande operazione di sequestro di contenuti su internet di un paese occidentale, seconda solo alla operazione di sequestro di domini adottata dal dipartimento dell’Homeland security Statunitense il 26 novembre 2010, che aveva portato al sequestro di 70 portali .

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